Genio in 21 giorni

Come non distrarsi a lezione

🔸 Scopri come ricordare facilmente TUTTO ciò che il tuo prof ha spiegato a lezione, scampando alle domande trabocchetto durante l’esame

Qualche giorno fa ho letto un articolo che parla di una pratica spietata adottata da una scuola cinese per evitare che gli alunni si distraggano.

In pratica, nel Massachusetts è stata inventata una “fascia cerebrale” che misura l’attenzione degli studenti.

Un istituto sperimentale, in Cina, ha già fatto rifornimento di fasce per i propri alunni e molte altre scuole stanno seguendo il suo esempio. Sembrerebbe che in tutta la Cina ne siano già stati ordinati 20 mila pezzi.

Grazie a questa fascia cerebrale ai professori delle scuole elementari non servirà più richiamare gli alunni che sembrano avere la testa fra le nuvole e sparargli contro la domanda letale <<Ripeti cosa ho appena detto>>.

Agli insegnanti, d’ora in poi, sarà sufficiente un’occhiata ad un monitor affiancato alla lavagna per leggere in diretta il livello di “onde cerebrali” emesse dal cervello degli alunni. In questo modo potranno capire chi si sta comportando da bravo scolaretto e chi invece sta pensando ai cavoli suoi e non vede l’ora di uscire per giocare a pallone con gli amici.

In pratica possono entrarti nel cervello in qualsiasi momento e non hai neanche più la possibilità di rifugiarti in quel luogo sacro e inviolabile che dovrebbe essere la tua mente.

Ma è davvero la miglior soluzione un richiamo da parte del professore ogni volta che lo studente si distrae, anche solo per un secondo?

Non metto in dubbio l’efficacia di queste fasce. Probabilmente l’obiettivo di alzare il livello di attenzione degli studenti verrà raggiunto.

Allo stesso tempo, però, sono un po’ perplesso.

Come te lo vivresti un richiamo da parte del professore durante la lezione, ogni singola volta che ti distrai?

Vai a lezione e, l’unico angolo in cui puoi rifugiarti per scappare dalle sue grinfie, viene brutalmente occupato da questo marchingegno infernale.

Fortunatamente, tu non dovrai vivere questo tormento.

Ma tralasciando il desiderio dei professori di trovarsi davanti un’aula grondante di studenti che pendono dalle loro labbra…

Quanto è importante ricordarti quello che viene spiegato lezione? E’ realmente possibile assorbire come una spugna tutto ciò che dice il professore, senza doverlo stare a fissare come un robottino?

Anche se non dovrai mai indossare delle “fasce cerebrali”, devi assolutamente capire come ricordare tutto ciò che è stato detto a lezione se non vuoi fare scena muta all’esame

Probabilmente sai benissimo l’importanza di ricordarti ciò che viene spiegato a lezione – del resto, sennò, perché ci andresti?

Magari chiuderti tra quelle 4 mura di cemento e ascoltare un professore che sembra avere il super potere di farti addormentare ogni volta che apre bocca, è l’ultima cosa che vorresti fare.

Ma te ci vai lo stesso. Un po’ perché sai che è importante se vuoi mettere le mani sulla laurea. Un po’ perché hai paura dei sensi di colpa che ti attanagliano brutalmente quando rimani a casa mentre i tuoi compagni di corso sono a lezione.

Ecco che con tutta la buona forza di volontà del mondo vai ad ascoltare il professore.

Magari prendi anche qualche appunto.

Ma dopo un po’ la tua attenzione viene catturata dall’idea di che cosa farai appena uscito da lì.

Pensi a cosa mangerai a pranzo. A come passerai il pomeriggio. Magari inizi a pensare che avresti potuto dedicare quel tempo in cose più produttive, come startene in biblioteca per prepararti alla sessione in arrivo. O più semplicemente inizi a chiacchierare con chi hai a fianco.

E mentre pensi a tutte queste cose, il professore parla. Ma tu sei distratto. Non segui quello che viene detto e, quando esci da quella tortura di una noia mortale, ti domandi come mai hai scelto di andarci.

Il punto è che magari stava dicendo esattamente le cose che ti chiederà quando sarete faccia a faccia all’esame. Ecco che ripenserai a ciò che hai studiato, ma non saprai dargli alcuna risposta.

Di conseguenza, rischi di essere bocciato.

Forse avevi pure studiato bene dai libri eh! Ti ritrovi a domandarti quando diamine ha detto la risposta a quelle domande impossibili ma, nel tuo cervello, il vuoto assoluto.

<<Questa volta è andata male. Ma la prossima giuro che seguirò le lezioni e mi segnerò tutto!>>

Se ti è già successo di dirti queste parole, probabilmente ti sarà anche capitato di veder ripetersi tutto ciò che ho descritto fino ad adesso.

Questo accade per un motivo ben preciso.

Non c’entra tanto la tua “voglia di restare concentrato” a lezione. Ciò che conta, è se possiedi o meno gli strumenti corretti per farlo.

Tu puoi anche andare ad una lezione dopo esserti iniettato in vena 4 caffè e mezzo, ma se il potere soporifero del professore supera la dose di caffeina e motivazione contenute nel tuo corpo, dopo pochi minuti nel tuo cervello inizierà a comparire una simpatica scimmietta che batte i piatti.

Ecco che ti distrai.

Non ricordi ciò che viene detto a lezione.

E all’esame non ti resta che fare scena muta.

Non è una questione di impegno, ma di strumenti che ti permettono di mantenere alto il livello di concentrazione.

Scopri come contrastare il potere soporifero del professore e essere certo di ricordarti ogni cosa che viene detta a lezione

Il “trucco” per mantenere alto il livello di concentrazione consiste nel prendere appunti.

<<Ma come, tutta sta storia per poi dirmi di prendere appunti? Lo faccio anche già!>>

Non è importante solo il fatto di prendere appunti. Dipende moltissimo anche da come li prendi.

Secondo il Dott. Anthony V D’Antoni, nella ricerca “Does the mind map learning strategy facilitate information retrieval and critical thinking in medical students?”, l’unico strumento per la presa d’appunti capace di contrastare l’effetto soporifero delle lezioni del professore, è quello delle mappe mentali.

Prendere appunti con le mappe mentali “accende” più aree del tuo cervello rispetto ai metodi che probabilmente usi di solito.

Di conseguenza, se accendi più aree della tua testa, sei più concentrato.

Inoltre, le mappe mentali hanno la capacità di facilitare il tuo cervello nel “deposito delle informazioni” nella memoria a lungo termine.

Ecco che già solo andando a lezione – se prendi appunti con le mappe mentali – saprai rispondere correttamente a molte più domande da parte del professore, sin dal prossimo esame.

Proprio come è successo a Paola, che grazie alle mappe mentali ha potuto ridurre i tempi di studio ed eliminare l’ansia che provava durante gli esami, passando da avere voti tra il 18 e il 24 a portarsi a casa 3 esami con la media del 28:

Opinione Genio in 21 Giorni Strologo

Grazie alle mappe mentali potrai eliminare quelle tremende distrazioni dalle quale sei assalito quando parla il professore. Questo strumento, infatti, ti permette di “accendere” più aree del cervello, così da aumentare il livello di attenzione.

Ovviamente devi capire come farle nel modo corretto. Se sbagli qualcosa queste aree rimangono spente e torni ad essere preda facile per distrazioni di ogni tipo.

Al contrario, chi sa usare correttamente le mappe mentali è in grado di tenere i livelli d’attenzione più alti, ricordandosi meglio ciò che viene detto a lezione.

In questo modo preparare l’esame diventa una passeggiata. Dovrai dare giusto un leggero ripasso a casa, sapendo già esattamente le cose che chiederà il professore quando sarete faccia a faccia. Così facendo renderai inefficaci le sue domande-trabocchetto su argomenti che magari ha spiegato a lezione, ma non ci sono sui libri.

Se vuoi imparare ad utilizzare le mappe mentali e scoprire come contrastare l’effetto soporifero delle lezioni, clicca qui. Soltanto così potrai ricordarti tutto ciò che ha detto il professore e superare indenne le sue terribili domande già dal prossimo esame.

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