studiare con la musica

Studiare con la musica serve davvero?

Studiare con la musica serve davvero?

Studiare con la musica… alcuni dicono che li aiuti a rilassarsi, altri a concentrarsi, altri ancora invece la trovano una distrazione ma sono dubbiosi perché hanno sentito dire che in realtà è un ottimo modo per migliorare la concentrazione nello studio. Cerchiamo quindi di capire cosa dicono le ricerche su questo argomento.

Studiare con la musica: cosa dicono le ricerche

Su YouTube e Spotify proliferano le playlist che contengono musica motivante o che favorisce la concentrazione.

Non mancano poi i brani che dovrebbero attivare le onde Alfa, quelle che favoriscono il rilassamento e l’attenzione su ciò che stiamo facendo.

Ma studiare con la musica funziona davvero oppure non aiuta la concentrazione?

Ci sono numerosi studi a riguardo, molto discordanti. Alcuni studi hanno riscontrato un impatto negativo sui risultati dell’apprendimento, altri tutto il contrario. Questo per svariati motivi: dipende dal genere di musica di sottofondo, dall’intensità, dalla presenza di DSA nello studente che la ascolta mentre apprende.

Alcuni studi hanno sottolineato come la musica abbia un impatto positivo sull’umore, abbassando i livelli di stress e favorendo la concentrazione dello studente. Altri hanno evidenziato che dipende molto dalla canzone che si sceglie, che deve essere in linea con i gusti dello studente perché si riveli efficace. E’ stato evidenziato, per esempio, che l’ascolto di musica con testo, soprattutto se nella propria lingua, tende a distrarre lo studente che si concentra maggiormente sulle parole che sente rispetto a quelle che legge sul libro o negli appunti.

Secondo l’effetto Mozart, chi ascolta una sua sonata in fase di pre-studio riscontra un’influenza diretta e positiva. Questo perché per la teoria del priming, la musica di Mozart crea delle circostanze positive che consentono di apprendere con più leggerezza e meno stress. Però, lo studio non prende in considerazione l’ascolto simultaneo allo studio.

Ci sono poi ricerche che dimostrano che la musica non influenza direttamente l’apprendimento. Altre ancora dimostrano, che un certo tipo di musica, piacevole per lo studente, può essere in grado di evocare l’eccitazione e l’umore appropriati per mettersi a studiare.

Infine, ci sono studi che hanno sottolineato come la musica possa spostare l’attenzione su ciò che lo studente sente, piuttosto che su ciò che legge e quindi peggiorare l’apprendimento.

Due diversi approcci per studiare con la musica

Un recente studio della ULM University, centro studi tedesco, ha evidenziato che ci sono ben due approcci differenti di studiare con la musica. Il primo è il cosiddetto effetto Mozart, che ha un’influenza diretta sulle capacità cognitive, mentre il secondo consiste nell’eccitazione dell’umore che, però, sembra portare la concentrazione su dettagli che non consentono l’apprendimento.

Sono stati testati ben 81 studenti, sottoposti a studio silenzioso, con musica classica e pop. Dopo lo studio con la musica, i ragazzi sono stati invitati a completare un test di comprensione e ricordo.

L’ascolto della musica di sottofondo non ha influenzato le differenze di eccitazione prima e dopo l’apprendimento, né le differenze emotive e non ha influenzato in modo significativo la memoria.

La presenza o l’assenza di musica di sottofondo porta a una migliore comprensione, questo invece è certo, e l’interazione tra musica di sottofondo e capacità di memoria di lavoro è stata significativa.

Quindi, nonostante questo studio abbia contraddetto i precedenti, ha anche sottolineato come però la musica possa aiutare a concentrarsi, a comprendere il testo e a ricordare i concetti anche dopo lo studio. Non si tratta quindi di un’interferenza, ma di un aiuto.

Tuttavia, questo non vale per quegli studenti con la capacità di memoria di lavoro più bassa che hanno raggiunto punteggi di comprensione più elevati senza musica di sottofondo. Dallo studio della ULM è chiaro quindi che l’efficacia dello studiare con la musica dipende anche dalle attitudini e dalle difficoltà dello studente. Ovvero, come ripetiamo sempre, non esiste una soluzione buona per tutti: devi sapere come funziona il tuo cervello e disporre di un metodo personalizzato che potenzia le tue caratteristiche di apprendimento!

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Studiare con la musica sì o no?

Probabilmente, di studi ce ne saranno sempre di nuovi e la vera discriminante che può decretare l’efficacia o meno della musica mentre si studia è il risultato che ottiene lo studente nei test. Il dibattito è ancora aperto ed è chiaro che l’influenza della musica sullo studio cambia da studente a studente. Ciò che è chiaro è che pochi studi autorevoli condannano la musica come una fonte di distrazione.

Se sei uno studente con memoria di lavoro bassa, allora la tua capacità di apprendimento e ricordo di ciò che studi potrebbe risultare compromessa. Per coloro che hanno abilità mnemoniche neutre, la musica di sottofondo non ostacola né favorisce l’apprendimento. Semplicemente, in alcuni casi, favorisce il rilassamento di fronte a un programma di studio particolarmente intenso.

Fai delle prove e testa l’utilità della musica nel tuo metodo di studio. Potresti scoprire che si tratta di un’ottima compagnia, oppure di una fonte di distrazione. Testa i generi che ti offrono il maggiore piacere e comprendi se la musica ti aiuti a memorizzare i concetti. Tieni a mente che le canzoni dotate di un testo potrebbero distrarti maggiormente, proprio perché si sovrappongono alle parole che stai leggendo.

Come dicevamo all’inizio del contenuto, non è difficile oggi trovare dei brani che, magari, non fanno parte della tua playlist preferita ma che vuoi utilizzare in biblioteca o in camera tua mentre studi. Se ti rechi su un sito di streaming musicale puoi individuare i migliori brani, che possono durare anche ore, per isolarti dell’esterno e concentrarti sul tuo studio.

Facci poi sapere come sono andati i tuoi esperimenti.

Nel frattempo ti invitiamo a guardare questo breve video che ti spiegherà come fare per studiare velocemente e bene senza cercare stratagemmi di dubbia efficacia…

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