Genio in 21 giorni

🔸 Hai un esame importante e non puoi assolutamente essere bocciato? Ecco come avere la certezza matematica di superarlo brillantemente

“Sbagliando si impara”

Te lo hanno detto in molti, da che sei bambino, sbagliare è il primo passo verso il successo, giusto? Ma se non hai tempo? Se non hai energie? Soldi? Se non esiste la possibilità di sbagliare per te? Se deve andare bene in un solo colpo?

In questo articolo voglio spiegarti come essere certo di non fallire, essere certo di passare al primo colpo preciso e secco quell’esame che tanto ti tormenta, e avvicinarti di un passo ancora alla laurea.

Facciamo solo un piccolo brevissimo salto indietro.

Sbagliando s’impara” è quella tiritera che ti dicono fin da piccolo, forse per farti sentire meno stupido, forse per consolarti di un fallimento.

Te l’hanno detto quando sei caduto mentre muovevi i primi passi, te l’hanno ripetuto quando hai ricevuto la prima insufficienza, e poi ancora quando l’allenatore ti ha lasciato in panchina, mentre pensavi di esserti meritato il posto da titolare.

Ti è stato detto quando non hai passato il test per la facoltà nella quale volevi entrare, e hai trattenuto le lacrime per un istante, per un soffio non le hai fatte uscire dai tuoi occhi.

Sono i fallimenti che ci fanno crescere”.

È vero. Non lo nego. Sbagliare aiuta a crescere ed imparare, il tuo problema è che ora non hai più tempo.

Se stai leggendo questo articolo è molto probabile che tu sia a un passo dalla resa dei conti, che ti manchi un esame, o che tu abbia provato a darlo più e più volte senza mai riuscirci.

E va bene aver fallito fino a quel momento, ci sta, succede a tutti, pensa a tutte le volte in cui Harry Potter non ce l’ha fatta, o in cui Frodo era un passo dalla resa.

Pensa a tutte le grandi storie di grandi personaggi che conosci, reali e non, che stavano per fallire quando tutto è cambiato, e che si sono rialzati e hanno raggiunto un grande traguardo.

Il problema non è sbagliare in sé,
il problema è che a volte NON puoi farlo.

Parlavo settimana scorsa con Federica, una ragazza che era ad un passo dal fuori corso, ma non solo, avendo sbagliato un piccolo dettaglio dell’ISEU correva il rischio di pagare la rata massima all’università degli Studi di Milano, peccato che lei di norma pagava il minimo.

Per fartela breve rischiava di dover sborsare 3 mila euro in più degli altri anni.

Tutto dipendeva da un unico esame: lo scritto di lingua tedesca 3. Guarda caso un esame che si può dare ogni 4 mesi, 3 volte la cui data era fissata 3 giorni prima della scadenza massima per i laureandi.

Insomma un 18 poteva valere 3 mila euro a tutta la sua famiglia. Questo è uno di quei casi in cui NON puoi sbagliare. Non puoi pensare di trovare la tua strada, e commettendo errori, migliorare.

Devi farcela, subito, il primo colpo deve essere tuo perché la posta in gioco è troppo alta.

Come essere sicuro di non commettere alcun tipo di errore

Se in questo momento vai su Google e scrivi “Come…” non hai nemmeno bisogno di finire la frase che Google ti avrà già offerto diverse valide alternative.

Nel caso ti interessi i cani non vedono in bianco e nero come molti pensano, ma con meno colori di noi, con i colori più sfocati e i contorni non nitidi.

Ma tornando a noi, puoi imparare qualsiasi cosa da mamma Google, anche le più assurde, te lo assicuro, puoi diventare un detective in poche semplici mosse:

Oppure puoi semplicemente cercare un modo per cavartela all’università:

Ed è proprio qui che arriva il problema: come? Come studi bene? Come studi e basta? O come studi storia, diritto privato, anatomia?

La trappola in cui rischi di cadere

A questo punto ti trovi davanti all’infinito, immenso e sconfinato mondo di internet in cui tutti ti propongono una soluzione, chi più chi meno miracolosa.

Ti vedo titubante mentre esiti e non sai di preciso che fare: Andrà bene per me? Sarà al caso mio?

La risposta è no. Non andrà bene per te, ed il motivo è semplice, ognuno di noi ha il suo cervello e ogni cervello funziona in maniera assolutamente unica.

La prova è sotto i tuoi occhi, tu, Valerio, Luca e Camilla avete iniziato insieme le elementari, primo giorno di classe, uno accanto all’altro, gomito a gomito. La maestra in quel momento era la stessa, vi ha detto le stesse identiche cose, nello stesso identico modo.

Voi 5 poi siete finiti anche alle medie insieme, e poi supponi alle superiori, ma ora, ora che le vostre strade si sono divise:

Valerio è appena stato preso per un difficile master che lo porterà in giro per il mondo, 6 mesi in Canada e 6 in India per la precisione.

Luca non è ancora riuscito a superare Analisi 1, e bighellona tutto il giorno nei pressi dell’università, appuntandosi su un foglio gli esami che gli mancano, sempre gli stessi, da troppo tempo.

Camilla ha in progetto di aprire una piccola azienda sua ora, si è laureata in statistica e non ne vuole sapere di chiudersi dentro un ufficio sottostando alle regole degli altri. Ha un 110 e lode in mano, un piccolo capitale risparmiato e tanta forza di volontà.

E tu invece, hai davanti a te quello scoglio maledetto di quell’ultimo esame che non riesci a superare e che non puoi più permetterti di sbagliare.

Se il cervello fosse uguale per tutti, e se bastassero quindi alcune specifiche regole per mettere a il turbo ad ogni persona senza distinzione, allora voi dovresti avere esattamente gli stessi risultati.

Perché non è così?

I 7 tipi di intelligenza scoperti da Howard Gardner

Questo simpatico signore dal naso a punta, è una delle massime autorità nello studio dell’intelligenza, Gardner è docente di Cognitivismo e Pedagogia alla Facoltà di Scienze dell’Educazione all’Università di Harvard, dove è anche professore associato di Psicologia. È inoltre professore associato di Neurologia alla Facoltà di Medicina all’Università di Boston, nonché co-direttore del Progetto Zero a Harvard.

Insomma uno con un curriculum di tutto rispetto.

Nel 1983 ha pubblicato il suo libro probabilmente più celebre: Frames of Mind.

E ha finalmente chiarito una volta per tutte che dire “ah com’è intelligente geronimo” non ha alcun senso, perché i tipi di intelligenza sono differenti, quindi Geronimo potrebbe essere un genio sotto alcuni aspetti, e un completo imbecille per altri.

Gardner ha scardinato la credenza comune che esiste un’unica forma di intelligenza e ha introdotto al mondo scientifico e accademico la cosiddetta Teoria delle Intelligenze Multiple, secondo la quale non esiste una forma comune di intelligenza, ma ce ne sono ben 7 diverse, ognuna indipendente dalle altre.

Le 7 intelligenze sono:

  1. Logico matematica
  2. Linguistica
  3. Musicale
  4. Spaziale
  5. Corporeo cinestetica
  6. Interpersonale
  7. Intrapersonale

Mozart di certo spiccava per l’intelligenza musicale, ma non si può dire lo stesso per quella interpersonale, Leopardi sicuramente brillava di intelligenza linguistica, ma scarseggiava in quella corporeo cinestetica, e così via all’infinito.

È normale dunque che pur avendo avuto gli stessi insegnamenti, tu e i tuoi amichetti delle elementari abbiate ora risultati diversi.

“Sì, ma non ho capito cosa c’entra con il passare gli esami”

L’unico modo per superare quell’esame è avere
un metodo di studio cucito appositamente addosso a te

Un metodo che:

  1. Valuti le tue capacità di apprendimento, che come abbiamo visto sono uniche e specifiche per ogni persona;
  2. Individui punti di forza e di debolezza;
  3. Ti renda in grado di affrontare qualsiasi sfida.

Hai bisogno di qualcuno al tuo fianco che ha già percorso quel sentiero e che sia in grado di guidarti nel modo migliore possibile, perché sta lavorando solo e soltanto su di te, sulle tue capacità e sui tuoi limiti. Solo in questo modo potrai essere certo di arrivare all’esame e superarlo brillantemente.

Certo, potresti farcela anche da solo, dopo svariati tentativi, qualche nozione generica presa di qua o di là.

Ma pensaci un attimo, quando tirocinante di chirurgia deve imparare a operare, legge un libro e poi ci prova e riprova finché non ci riesce oppure si affianca a un maestro capace e si fa guidare da lui?

Quando vuoi ottenere risultati in palestra vai e fai qualche esercizio a caso, o ti affidi a un personal trainer?

Se vuoi imparare a suonare il piano non ti affidi forse a un musicista in grado di guidarti?

Lo stesso vale per il tuo studio. Dopo anni di studio e di applicazione delle tecniche di apprendimento ho capito che per renderle più efficaci al massimo, per renderle davvero l’arma più potente in grado di cambiare la vita degli studenti, era necessario un passo in più.

Per questo da diversi anni ogni studente di Genio in 21 Giorni viene seguito nel suo percorso da una persona che si dedica a lui completamente, un tutor che ha il solo obiettivo di fargli ottenere il massimo dei risultati possibili e immaginabili.

Questi sono alcuni dei messaggi che Matteo Fontana, uno dei nostri tutor riceve ogni giorno durante le “terribili sessioni d’esame” che poi così terribili non sono a quanto pare!

E queste sono le parole di uno degli oltre 41 mila studenti di Genio in 21 giorni.

Com’è possibile ottenere risultati del genere? Quando hai una persona che ti segue, che conosce le tue forze e le tue debolezze e lavora solo su quelle, è inevitabile ottenere certi risultati.

Ma come sempre, non voglio tu creda a vuote parole lanciate nell’aria, anzi, voglio invitarti a vedere con i tuoi occhi tutto questo, andando su www.genioin21giorni.it/Corso/ e compilando il FORM.

Verrai subito richiamato dal nostro consulente dello studio che capirà quali sono le tue esigenze e se Genio in 21 giorni è adatto a te!

Vuoi saperne di più?

RICHIEDI INFORMAZIONI

In questo articolo...

Potrebbe interessarti anche...