Genio in 21 giorni

Torino

Torino

Corso Matteotti, 51

Simone Sacco

Istruttore

C’era una volta…”

“Un re!” – diranno subito i miei piccoli lettori.

No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta uno studente di Scienze Geologiche.

Non era uno studente “privilegiato”, ma uno di quegli studenti dell’Università di Torino che durante l’anno, oltre a studiare, doveva anche lavorare per mantenersi gli studi e, così facendo, era sempre in bilico tra il fuori corso e l’essere in corso impazzendo.

Era l’anno 2006 e questo studente stava cercando un metodo che gli consentisse di studiare più velocemente, ma soprattutto meglio perché i suoi risultati non erano proprio entusiasmanti.

Qualcuno gli diceva che stava cercando l’Albero degli Zecchini, e che non esisteva nessun modo per studiare “meno e meglio”.

Ma lui era convinto che un metodo doveva pur esistere.

A maggio di quell’anno, questo studente ebbe la fortuna di conoscere il corso di tecniche di memoria e di lettura veloce tenuto da Luca Lorenzoni. Dopo averlo frequentato, questo studente provò una sensazione bellissima: era felicissimo perché sentiva di avere scoperto quell’albero che tutti dicevano essere inesistente.

Fino a quel momento, tutta la sua vita ruotava fra università, lavoro e uscite con gli amici.

Hai presente le classiche uscite dove si beve una birra, si chiacchiera, si balla, si sale sui tavoli e si fa notte inoltrata? Ecco, non erano certo delle seratone, e – ad un tratto – il nostro futuro scienziato iniziò ad avere il terribile e vago sospetto che stesse buttando la propria vita senza uno scopo…

Subito dopo il corso, applicando le tecniche apprese, diventò ben presto popolare in università come “Il Computer con le Scarpe da Tennis” per la velocità con cui riusciva a studiare.

I risultati arrivavano ma, pian piano, sembrava aprirsi una voragine nel petto alla voce “Insoddisfazione”. Una voragine così grande che avrebbe anche potuto benissimo contenere una balena. Una balena pronto ad inghiottirlo…

Nel 2008 accade qualcosa che cambiò per sempre la vita del nostro studente, e quella di tante altre persone dopo di lui.

Sai quando, alle elementari, la Maestra ti chiede cosa vuoi fare da grande?

C’è chi risponde: “Il poliziotto!”

Chi “la veterinaria!”

Chi “l’influencer!”

Chi “la naufraga de L’Isola dei Famosi”

Chi “Il posto fisso!”

E lui?

Il suo sogno era sempre stato quello di fare il vulcanologo.

Che forse uno, alle elementari, nemmeno dovrebbe saperlo cos’è un vulcanologo ma quando cresci in un posto pieno di vulcani come Torino, basta un attimo perchè ti scatti la passione…

Tutta la vita del nostro studente era “lanciata” in quella direzione fin dalla più tenera età, ma dopo il corso con Luca Lorenzoni qualcosa era cambiato. Qualcosa si era risvegliato in lui.

Tutto quello che sembrava essere il suo mondo perfetto, pieno di granodioriti, interferometri, colate laviche e lapilli, non lo affascinavano più come un tempo.

E una notte buia e tempestosa, accadde che…

Era aprile ed il nostro Eroe stava dormendo nel suo letto quando arrivò un sogno che, al confronto, “Sogno di una Notte di Mezza Estate” di Shakespeare era un film dei Vanzina.

Sognò che la sua visione che aveva da bambino fosse finalmente realizzata: aveva da tempo terminato gli studi con profitto, aveva 40 anni ed era un vulcanologo di successo. Era sul cratere del Sakurajima, in Giappone, per effettuare delle misurazioni ma… improvvisamente fu colto da una infinita tristezza.

Si svegliò di colpo.

Fece fatica a riprendere sonno ma, dopo qualche ora, finalmente chiuse nuovamente gli occhi e sognò, di nuovo. Un sogno profetico…

Sognò Luca Lorenzoni, che, seduto alla sua scrivania, lo fissava e gli diceva: “Come to the Genio Side. We have cookies…”

Si svegliò di nuovo e, stavolta, non si “addormentò” più…

Il giovane studente decise di mollare tutto, seguire il suo cuore (ed i cookies) e trasformare  letteralmente la sua vita: iniziò il suo percorso per diventare Istruttore del metodo Genio in 21 Giorni e, dopo due anni, diventò Assistente alla Docenza nella sua città: Torino.

Questo fu il primo di una lunga serie di successi e di sfide che lo vedranno, nel 2018, certificato dall’Università Popolare di Milano come “Esperto di Apprendimento Strategico” e successivamente, coinvolto a formare, con entusiasmo, nuovi Geni a Torino e nella nuova sede di Cuneo.

Quello studente ero io.

Simone Sacco

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