Napoli

Napoli

Via Nuova Marina, 8 – “Palazzo Gentile”

Noemi Bergamasco

Istruttrice

Fin da piccola ho avuto una spiccata predisposizione a studiare, capire, scoprire, stimolata da una famiglia sempre alla ricerca, per me, di esperienze ed ambienti educativi di ogni genere.

Forse perché figlia di un’insegnante e di un libero professionista nel settore finanziario, o forse per l’influenza dei miei nonni, da sempre sento molto forte l’importanza dello studio, della formazione e dell’apprendimento. Da sempre mi chiedo di avere un approccio curioso, aperto alle situazioni, alle cose, alle persone, agli eventi. A volte questa spinta alla conoscenza si esprime nel chiedermi di relazionarmi con gli altri, altre nel viaggiare e nello scoprire.

Se dovessi unire i puntini oggi, mi renderei conto che tutta la mia vita da bambina e adolescente ha girato intorno a questa innata voglia di scoprire, costantemente alimentata e confermata dalle persone che ho incontrato e dalle esperienze che ho vissuto: professori ricchi di passione e semplicità nell’insegnare, sport (pattinaggio, nuoto, ginnastica artistica, danza) che hanno rappresentato per me vere e proprie scuole di formazione, viaggi in tutta Europa da cui non potevo che tornare arricchita.

Tuttavia, crescendo mi resi conto che gli ambienti stimolanti erano sempre più rari da trovare, la dedizione degli educatori scemava e – di pari passo – la mia passione si affievoliva giorno dopo giorno. Cominciai ad accorgermene durante gli ultimi anni di liceo: avevo ormai rinunciato a tutte le attività extrascolastiche a cui mi dedicavo, ricercavo meno esperienze, ero meno attiva, non avevo più quella voglia di cercare nuovi stimoli.

Decisi di iscrivermi all’università, ma non sapevo che percorso intraprendere. Alla fine optai per la facoltà di Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli, non perché avessi una reale passione, ma perché avevo sentito che mi avrebbe dato accesso a diverse strade post-laurea.

Una volta arrivata all’università, dove la maggior parte della gente studiava solo per passare gli esami, per ottenere il “pezzo di carta”, per avere un lavoro “sicuro”, mi adeguai perfettamente a questo sistema.

Portai avanti gli studi con una certa costanza, restando in regola con gli esami e le scadenze, ma continuando a rinunciare a ogni altra attività diversa dallo studio.

Al quarto anno di università, grazie a mia sorella, incontrai il corso Genio in 21 giorni sul mio cammino. Inizialmente ero molto scettica, visti i miei buoni risultati e un metodo che, bene o male, mi dava i suoi frutti. Tuttavia decisi di fidarmi e di metterci tutta me stessa. Non avrei potuto fare scelta migliore. Trovai degli strumenti con cui riscoprire finalmente il gusto per l’apprendimento, che ormai si era affievolito. Il mio approccio cambiò: cominciai a fare il triplo delle cose nello stesso tempo che prima mi serviva solo per studiare.

Pochi mesi dopo il corso, ancora studentessa, contattai circa 80 studi legali per cominciare a capire cosa facesse concretamente un avvocato. Uno di questi mi assunse, dandomi la possibilità di fare pratica prima con il diritto amministrativo e poi con quello internazionale.

Nello stesso periodo diedi gli ultimi 8 esami (in 7 mesi e mezzo anziché in 14 mesi come avevo sempre fatto), scrissi la tesi e cominciai a studiare per eventuali concorsi nelle professioni forensi.

Fu in quel momento di grande attività che ebbi la forte sensazione di poter scegliere cosa fare nella mia vita non in base a cosa pensavo di poter fare ma in base a cosa volevo fare – ero finalmente libera.

Così, quando il 17 marzo 2016 mi laureai, non ebbi esitazioni. Decisi di seguire la mia passione per il mondo dell’apprendimento tagliando fuori il mondo della legge.

A settembre 2016 entrai in tirocinio per diventare Istruttrice responsabile di una sede di Genio in 21 Giorni e, ad oggi, sono due anni e mezzo che mi dedico alla mia formazione in quest’ambito.

Il motivo? Riaccendere nelle persone la voglia di conoscere, che credo sia l’unica vera ricchezza dell’essere umano, perché è quella cosa che lo differenzia da ogni altro essere vivente sulla terra.

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