Il team di Genio in 21 giorni® usa tecniche “emozionali” per influenzare i partecipanti?

Il team di Genio in 21 giorni® usa tecniche “emozionali” per influenzare i partecipanti?

L’esperienza di formazione con i nostri team è certamente coinvolgente, come accade in molti contesti formativi moderni (workshop universitari, campus intensivi, masterclass): un certo grado di coinvolgimento emotivo è sintomo di un percorso che riesce a stimolare riflessioni sulla percezione che gli allievi hanno dello studio e delle proprie capacità, perchè – per raggiungere risultati di efficacia nello studio – occorre certamente padroneggiare bene tecniche di apprendimento strategico, ma è altrettanto necessario essere motivati al raggiungimento degli obiettivi. Senza motivazione e senza costanza nell’applicare i metodi suggeriti, le migliori tecniche non daranno i risultati attesi: sarebbe come disporre della più efficace “cassetta degli attrezzi”, ma tenerla chiusa in un armadio.

Questa modalità di lavoro è funzionale alla didattica, e perfettamente allineato alla letteratura scientifica sulla “motivazione allo studio” (la stessa sigla del test AMOS®, elaborato dall’Università di Padova e utilizzato su licenza dalla nostra azienda, significa “Atteggiamento e Motivazione allo Studio”), e risulterebbe a nostro avviso anti-scientifico un approccio che non tenesse conto di questi elementi fondamentali.

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