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I corsi di preparazione ai test d’ingresso universitari sono utili? Ecco come funziona davvero

I corsi di preparazione ai test d’ingresso universitari possono sembrare una buona soluzione per tutti quegli studenti che vorrebbero iniziare una facoltà a numero chiuso. Ma è necessario fare molta attenzione perché come in ogni cosa oggi ci sono tantissime diverse proposte di corsi di preparazione ai test d’ammissione ed è importantissimo sapere come muoverti per non finire in trappole pericolose

Corsi di preparazione ai test d’ingresso all’università: il caso di Milano

Può sembrarti strano ma c’è chi è disposto a pagare fior di soldi pur di avere la certezza di passare con successo quello stressantissimo test di ingresso universitario.

Qualche tempo fa c’è stata un’inchiesta condotta da Giulio Golia delle Iene su un professore di Milano che prometteva l’ammissione alla facoltà di odontoiatria senza dover superare il test di ingresso, per la modica cifra di 35.000 euro.

La denuncia è partita da una madre che si è resa conto di essere stata raggirata.
La donna aveva pagato 35.000 euro al professore con la speranza che la figlia riuscisse in questo accedere alla facoltà di odontoiatria, evitando il test di ingresso e la probabile bocciatura.

Non voglio tediarti con i miei personali giudizi morali sull’episodio, ma farti ragionare sul fulcro della questione.

Siamo arrivati ad un punto in cui il desiderio di una ragazza di entrare in una facoltà e l’ostacolo del test di ingresso a numero chiuso, ha portato una mamma (e forse non solo una) a sganciare qualche decina di migliaia di euro pur di assicurarsi un vantaggio sugli altri!

Fatto sta che i test d’ingresso universitari sono diventati un vero e proprio incubo e gli studenti sarebbero disposti a tutto pur di avere la certezza di superarlo.

Tra le facoltà più ambite c’è Medicina e, se stai leggendo questo articolo, potresti far parte di quei 5 su 6 che sono stati esclusi all’ultima tornata che ti ha fatto precipitare in una spirale di sogni infranti (cosa di cui ho già parlato anche in un altro articolo qui )

Fallire il test è una bella mazzata. Non si sta parlando di un’interrogazione delle superiori che se va male pazienza, perché tanto la recuperi e ti diplomi comunque.

Il test di ingresso è una vera e propria barriera che può stroncare le tue ambizioni e impedirti di fare ciò che desideri realmente.

Diciamocelo: la scelta della facoltà è la prima vera scelta importante che facciamo per quanto riguarda il nostro futuro.

Certo, anche alle superiori facciamo una scelta: scegliamo se frequentare un liceo scientifico o un liceo classico piuttosto che un istituto professionale o commerciale. Ma la realtà è che al di là di alcune conoscenze specifiche, scegliere una scuola superiore piuttosto che un’altra non andrà ad influire direttamente sul tuo futuro tanto quando la scelta di un’università.

Riuscire ad entrare nella facoltà che desideri farà la differenza tra il lavoro dei tuoi sogni con una vita felice e appagata o il doverti accontentare della seconda o terza scelta di ripiego.

Il test è il fulcro di tutto. L’ostacolo ultimo. Potrai anche avere difficoltà durante l’università. Potresti rallentare e andare fuori corso (con quanto costa perdere un anno di università) ma prima o poi la laurea la prendi; mentre se non passi il test sei fuori, punto e basta.

Ci sono persone che provano più e più volte il test di medicina. Forse anche tu fai parte del club. In tal caso non devo spiegarti la delusione, la tristezza, la frustrazione di non poter fare ciò che più desideri perché su quella lista degli ammessi e non ammessi il tuo nome era troppo in basso nell’elenco.

Ho preparato e fatto superare il test d’ingresso a Medicina a migliaia di studenti. So bene quanto desiderino entrare e cosa siano disposti a fare pur di riuscirci. Non mi stupisco se una madre è disposta a sborsare 35.000 euro pur di vedere la propria figlia felice e con un futuro assicurato.

Non giustifico quello che a tutti gli effetti è un tentativo di corruzione, ingiusto tra l’altro nei confronti di chi studia e affronta il test. Però capisco fin dove può spingersi la disperazione.

Ma c’è una truffa molto più grande (in termini di estensione) che avviene sotto gli occhi di tutti e di cui potresti cader vittima anche tu.

Sono i corsi di preparazione al test di ingresso.

Molti studenti vengono legalmente truffati ogni volta che spendono i loro soldi per frequentare i vari corsi, del costo di diverse migliaia di euro, che dovrebbero “prepararti” al test di ingresso.

Corsi che ti infarciscono la testa di mero nozionismo che potresti benissimo trovare per 20 euro su qualsiasi libro di preparazione al test e che non servono assolutamente a nulla se vuoi essere sicuro di superare il terribile esame.

corsi di preparazione ai test d'ingresso

Corsi di preparazione test universitari: ecco perché non servono

Questi sono solo alcuni dei problemi che devi affrontare quando prepari il test di ingresso e per i quali i corsi di preparazione che trovi in giro non servono a niente.

1) Materiale da studiare:

Seguire o meno i corsi di preparazione per i test universitari non cambia in alcun modo la mole immensa di materiale che devi studiare e imparare a menadito.

Su alcuni libri ti suggeriscono gli argomenti più importanti che devi sapere e ti aiutano a selezionare le informazioni. Peccato che quegli stessi libri siano letti da ogni altro candidato.

Pertanto il minimo vantaggio che potrebbero fornirti viene azzerato dal fatto di essere facilmente ottenibile da tutti.

E mi spiace dirtelo, la graduatoria non è democratica.

Il materiale può arrivarti da un qualsiasi parte, persino dal primario di chirurgia suprema del mondo, ma non cambio un dato di fatto: prima o poi devi studiarlo.

2) Tempo a disposizione:

Seguire un corso di preparazione al test di ingresso non risolve il problema tempo.

Tu hai tantissimo da studiare e poco tempo per farlo. Seguire i corsi non moltiplica il tempo a tua disposizione, anzi, se ci metti dentro lo spostamento fisico, il ritmo di un’intera classe con persone che procedono a velocità diverse, etc, etc, etc (e potrei andare avanti per ore)…

Ti renderai conto anche tu che i minuti e le ore se ne vanno via come niente.

Inoltre in quella classe NON ci sei solo tu, che significa, di nuovo, che gli studenti che si trovano lì hanno esattamente le tue stesse possibilità.

3) Ricordarti ciò che apprendi a distanza di tempo

Ma mettiamo pure che quelle nozioni siano utili e preziose, la domanda è un altra… te le ricorderai domani? E fra 3 giorni? E fra 1 mese quando dovrai sostenere il test?

Quando sarai lì, con il foglio davanti a te, solo tu e lui ( se si escludono le centinaia di canditati che ti circondano), ecco in quel momento, ti ricorderai ciò che pensavi di sapere?

Ti ricorderai la risposta corretta a tutte le domande? Lo sai meglio di me, una o due domande sbagliate possono fare la differenza tra l’essere ammessi o bocciati.

Hai bisogno di imparare moltissime informazioni e poi di ricordarle a distanza di tempo.

Quello che accade con quei corsi dunque mi pare evidente:

A. Spendi tantissimi soldi per informazioni che puoi benissimo trovare sui libri delle superiori e quindi già alla portata di tutti;

B. Non ti danno alcun vantaggio concreto rispetto agli altri partecipanti perché non ti forniscono nessuna qualità che ti possa permettere di rendere di più rispetto agli altri;

C. Non ti forniscono alcun metodo di studio che ti renda capace di studiare più velocemente o di memorizzare più efficacemente, anche a distanza di tempo;

Queste sì che sarebbero della capacità che ti avvantaggerebbero nei confronti degli altri partecipanti.

Immagina, se tu fossi in grado di studiare nella metà del tempo. Non potrebbe più succederti di avere dei buchi nella tua preparazione, non trascureresti più un manuale piuttosto che un altro, non ti troveresti nemmeno a dire “beh chimica la so, più o meno, di tempo non ne ho, studierò altro”.

Se tu fossi in grado di memorizzare meglio degli altri anche particolari difficilissimi, allora ti ritroveresti a saper rispondere a domande lasciate in bianco dagli altri candidati.

Ma non solo, è l’insicurezza che ti porta molto spesso a ritrovarti con il classico “vuoto”, e se hai tempo di studiare OGNI cosa, beh, è chiaro che quell’insicurezza svanisce in un istante.

Immagina di cancellare i dubbi, di avere solide conoscenze, di poter studiare TUTTO ciò che ti serve, di entrare al test sicuro e rilassato, mentre i candidati intorno a te passano i loro minuti a sfogliare nevrastenicamente libri fino all’ultimo secondo, sperando di afferrare proprio l’informazione vitale.

So che sembra incredibile, una fantasia degna di un pazzo mitomane, ma hai presente quel modo di dire: “quando la realtà supera la fantasia”?

È esattamente questo il caso.

Moltissimi degli studenti di Genio in 21 Giorni sono riusciti ad entrare nella facoltà dei loro sogni superando il test di ingresso grazie alle capacità apprese durante il corso.

Tanti studenti si iscrivono proprio perché non sanno come passare il test di ingresso a facoltà come medicina e dopo avere appreso e applicato il metodo… beh è inutile che te lo dica io, possono farlo direttamente loro:

Mi chiamo Christian Crivello, studente di Medicina e Chirurgia della Federico II di Napoli.

Ho sempre visto il test di ingresso, fin dal liceo, come uno scoglio che vedevo insormontabile, a causa di molteplici fattori quali l’alto numero di partecipanti al fronte di un bassissimo numero di posti (60000 circa, infatti, sono gli aspiranti medici per soli 10000 posti), o della enorme mole di informazioni da conoscere, che spaziano da materie per nulla semplice quali la chimica e la biologia.

Sapere tutto infatti è fondamentale per non farsi vincere da una situazione in cui l’attacco di panico è dietro l’angolo, visto il poco tempo a disposizione (un minuto e mezzo circa per domanda!). A giugno  del 2016 ho frequentato il corso genio in 21 giorni nella sede di Napoli, il quale mi ha permesso di superare queste difficoltà.

Nello specifico, in poco più di un mese e mezzo ( da metà giugno fino ad inizio agosto) ho studiato e memorizzato 4 libri universitari per un totale di 3500 pagine circa. Inoltre, non solo sono riuscito a concludere il test, ma ho anche terminato con un grande margine di anticipo (ben 45 minuti sui 100 disponibili).

Infine, l’ansia non è stata più un problema, gestendo con sicurezza la scomoda situazione del test. L’esito finale è stato 4676 su 10000 in tutta Italia, e centoquarantunesimo alla Federico II.

È Christian a dirlo, non io.

Lo dico senza modestia, sono veramente fiero di aiutare le persone a realizzare i propri sogni; e leggere le testimonianze su Facebook mentre faccio colazione è proprio un bel modo di iniziare la giornata col sorriso.

Come per esempio quella di Davide Miglietta, un altro dei nostri studenti che sognavano fin da bambino di diventare medico

Sono uno studente di medicina e a Settembre del 2017 ho provato (riuscendoci) il test per medicina e chirurgia. Ma procediamo per gradi.

Ho frequentato il corso Genio a Marzo di quell’anno con l’intento di acquisire un metodo efficace che mi permettesse di apprendere più velocemente evitando di sacrificare i mie hobby, lo sport e la vita sociale per studiare. 

Così è stato! In un mese (27 giorni per esattezza ) ho preparato l’intera teoria per il test che spaziava tra argomenti quali matematica, fisica, biologia, chimica e cultura generale. 

Grazie al metodo Genio ho fatto le mappe di ogni singola nozione teorica, e con le tecniche di memorizzazione invece ho memorizzato qualsiasi informazione andando dai composti di chimica organica (e non) alle formule di matematica e fisica, fino ai nomi e azioni degli innumerevoli ormoni per biologia. 

Insomma sulla teoria ero molto tranquillo. Dopodiché ho dedicato i mesi a seguire fino a settembre ad esercizi di logica e delle restanti materie. 

Così finalmente a settembre è arrivato il fatidico giorno del test. Mi ricordo che mi sono seduto sul quel banchetto con una tranquillità quasi utopica per i miei standard di allora. Infatti non appena iniziai tutte le informazioni che avevo appresso mi tornarono in mente quasi automaticamente.

Il risultato? Più che positivo.

Sono passato con un punteggio di 61.3 entrando nel primo scorrimento in una delle mie prime scelte, Roma.

O di Antoine Luczkiewicz

Ho provato fisioterapia 5 volte. Ed ogni volta, era la stessa cosa. Studiavo come un matto sui libri, con lo stress di pensare a questo fottuttissimo concorso. Dopo aver passato una quantità immane di ore a studiare, il solo fatto di pensare che il lavoro della mia vita si giocava in meno di 90 min mi rendeva malato. Già dal giorno delle convocazioni, vedere la lista infinita delle aule, poi sapere che in ogni aula ci sarebbero stati decine e decine di studenti, per arrivare ad un totale di concorrenti di diversi migliaia di studenti, per qualche motivo, io, avrei dovuto essere nella lista degli “eletti” ? O come si sente un grano di sabbia sulla spiaggia.

Riuscivo a passare il test di medicina, farmacia etc… ma non quello che volevo io. Quindi le conoscenze, le avevo, ma non prendevo in considerazione lo stress durante la prova.

Era così le 4 prime volte. Poi tra la quarta e la quinta volta ho fatto il Genio. Lo stress c’era, ovviamente, eravamo sempre una marea di studenti e per me studiare fisioterapia era solo diventato ancora più importante con il tempo. Lo sentivo ma avevo imparato a gestirlo. Ho finito la prova in 20 min, per 60 domande, (con 100 min a disposizione). Ho finito 112°/3300 c per la prima volta addirittura scegliere non solo COSA studiare, ma anche in quale sede.”

Come hanno fatto? Come è possibile?

Ogni grande risultato parte da una piccola azione, loro hanno deciso di compierla, di cliccare sul link Genio in 21 giorni, non si aspettavano di certo che questo li portasse a:

  • Leggere al doppio della velocità in modo da poter imparare tutti i tuoi vecchi libri delle superiori alla velocità di un fulmine; non avrai più bisogno di selezionare cosa riprendere in mano e cosa no perché potrai studiare tutto senza avere buchi nella tua preparazione;
  • Studiare nella metà del tempo così da poterti godere un minimo le vacanze e non doverti dedicare solo e unicamente alla preparazione del test. Studiare di più non significa studiare meglio. Studiare meglio vuol dire studiare meglio. E il metodo di studio genio in 21 giorni ti consentirà di essere efficiente al 100%;
  • Ricordare qualsiasi nozione o concetto a distanza di tempo e alla perfezione. Così anche le parole e i vocaboli più difficili che fanno da spartiacque tra chi passa il test e chi no saranno ben chiusi in cassaforte, ovvero nella tua memoria di ferro. Al momento di segnare la crocetta fatale, con sicurezza e tranquillità saprai di aver dato la risposta corretta;

Detto questo, vedo solo 3 strade davanti a te:

A. Non fare niente e continuare ad affrontare un ostacolo quasi insormontabile del tutto impreparato ritrovandoti nuovamente tra gli esclusi al prossimo test.

B. Affidarti ad inefficaci corsi di preparazione che però non ti prepareranno realmente e non ti garantiranno in alcun modo di ottenere il risultato sperato, ma ti lasceranno esattamente allo stesso identico punto di quelli intorno a te;

C. Fare come Davide, Christian e Antoine cliccare sul link, partecipare alla prima lezione gratuita e senza impegno del corso Genio in 21 Giorni e avere un concreto vantaggio rispetto a tutti gli altri partecipanti.

Andare in quell’aula a settembre e, ad occhi chiusi, rispondere a tutte le domande con tranquillità.

Aspettare i giorni necessari, leggere il tuo nome fra gli ammessi e vedere finalmente l’orgoglio negli occhi di tua madre.

A te la scelta.

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