Tecniche di memoria: ecco quando non funzionano

Hai sentito parlare di tecniche di memoria e la curiosità ha cominciato a insinuarsi: “E se fosse vero che posso studiare tutta la mole di roba che devo studiare ma facendo molta meno fatica?”

Così hai cominciato a cercare su Google tecniche di memoria, tecniche di memorizzazione gratis (perché gratis è sempre una bella cosa 😏) magari ti sei scaricato qualche file che hai trovato seguendo l’indizio di Google su tecniche di memoria pdf.

Poi hai scoperto che oltre alle tecniche di memoria ci sono anche le tecniche di memoria e lettura veloce (wow!) e quella piccola speranza dentro di te diventa sempre più grande.

E se fosse davvero possibile scoprire qualche segreta tecnica che permetterà alla tua memoria di diventare potente quanto quella di Sheldon Cooper o Mike Ross? (per inciso, si chiama memoria eidetica, se vuoi saperne di più ne parliamo nel post Memoria eidetica: cos’è e come svilupparla).

Perché è giusto e doveroso che tu sogni di trovare delle tecniche di memoria veloce

Se stai leggendo questa pagina, è possibile che il tuo rapporto con lo studio non sia sempre stato dei più idilliaci, tanto per usare un termine delicato. Per alcuni più che un rapporto di amore/odio, finora è stata una convivenza forzata. Qualcosa di inevitabile.

Anni e anni di interrogazioni a sorpresa, compiti in classe, verifiche ed esami ti hanno fatto dimenticare quell’entusiasmo e quella curiosità che da bambini ci spingono a esplorare e scoprire tutto ciò che ci circonda. Piuttosto ti hanno abituato a credere che passare interi pomeriggi e nottate a sgobbare sui libri sia il supplizio a cui ogni studente è condannato.

E così adesso per te, con ogni probabilità il solo pensiero di studiare va dalla noia al tormento.

Del resto dai, chi mai dice ai suoi amici: “Hei ragazzi ora vi saluto perché corro a studiare, è molto più divertente che stare con voi?”

Nessuno, ovviamente.

E questo succede anche se sei parte di quella piccola percentuale di studenti che hanno ottimi risultati, come come era per me (qualche anno fa ormai…).

Quando 15 anni fa, ho scoperto l’esistenza delle tecniche di memoria e di lettura veloce, frequentando un corso a Torino con Luca Lorenzoni infatti, non avevo particolari problemi a scuola. Anzi, ero uno di quelli che se la cavava piuttosto bene. Ma quando ho scoperto le tecniche di memoria la mia vita è cambiata in modo pazzesco.

L’efficacia di certe tecniche è indiscutibile. Conoscerle potrebbe cambiare radicalmente il tuo futuro, non solo quello universitario, facendo spiccare il volo alla media sul tuo libretto e permettendoti finalmente di studiare in un paio d’ore lo stesso numero di pagine per cui fino ad oggi eri costretto a sacrificare pomeriggi interi e notti insonni.

In effetti così è stato anche per me all’inizio, al punto che, dopo averne personalmente appreso l’utilizzo ho cominciato, prima in modo saltuario e non professionale, poi facendone una vera e propria missione di vita, a insegnarle a studenti e professionisti. 

Pochi mesi dopo aver fatto il corso aiutavo i miei ex compagni di corso a superare gli esami più duri, che li avevano bloccati e mandati fuori corso. Fu grazie ad alcuni di loro che provai una tale gratificazione da decidere di cambiare vita e di voler aiutare quante più persone possibili a reinnamorarsi dello studio, come era successo a me e a loro!

Ma questa è un’altra storia, torniamo piuttosto a te.

studiare velocemente bene senza fatica

Perché dovresti voler imparare subito le tecniche di memoria

Eh sì bravo. A te sto a sentire. Tu fai corsi per le tecniche di memoria! Starai pensando.

In realtà proprio no. O meglio, non più. Da tempo. Continua a leggere che ti spiego che cosa è cambiato.

Ma nel frattempo lascia che ti spieghi un attimo perché è così fondamentale introdurre le tecniche di memoria nel tuo studio.

Anzi, sempre per quella faccenda che si fatica a credere quando l’oste dice che il vino è buono, te lo faccio dire da un’Università perché è così importante imparare subito delle tecniche di memoria (e soprattutto avere un metodo di studio efficace).

Padroneggiare le tecniche di memorizzazione è fondamentale per uno studente universitario.

Che tu sia uno studente di ingegneria o di economia, avrai sicuramente a che fare con una grossa mole di studio, che comprende date, nomi e nozioni da memorizzare.

Senza un metodo di studio efficace e la giusta concentrazione, ricordare un carico di informazioni così massiccio può essere complesso: per questo le tecniche di memoria accorrono in nostro aiuto, proprio per accelerare il processo di apprendimento.

tecniche di memoria
Dal Blog di Unicusano – Università Niccolò Cusano

Perché le tecniche di memoria non bastano (e cosa ti serve invece)

Come ti dicevo poco fa, in effetti all’inizio anche noi tenevamo corsi di tecniche di memoria.

Moltissimi studenti erano entusiasti. Riuscivano a preparare gli esami in pochi giorni, mentre prima gli sarebbero servite settimane intere. A poche settimane dal corso, iniziavano fin da subito a macinare esami e i 30 e lode arrivavano quasi all’istante.

C’era però una piccola percentuale di casi che ci lasciava perplessi.

Pur registrando un miglioramento evidente nella media, i voti non passavano dal 18 al 30, ma miglioravano di pochi punti. Il risparmio di ore era considerevole ma non eccezionale.

Chi per studiare un libro di 600 pagine ci metteva un mese, ora ci metteva quindici-venti giorni.

Era comunque un ottimo miglioramento, ma non ancora sufficiente a soddisfare le nostre aspettative.

Perché due compagni di corso che davano lo stesso esame dopo aver imparato le stesse tecniche di memorizzazione apprendimento rapido, non avevano gli stessi identici risultati?

Perché alcuni, dopo un primo periodo di risultati entusiasmanti tornavano alle loro vecchie abitudini e abbandonavano le strategie apprese? Come se qualcosa non si fosse realmente sbloccato.

C’era qualcosa che non stavamo vedendo. E allora ci siamo messi a studiare e a fare nuove ricerche. 

É stato cercando la risposta a questa domanda che c’è stata la svolta.

È stato grazie a queste ricerche e al lavoro svolto al fianco di centinaia e centinaia di studenti che siamo finalmente riusciti ad elaborare un metodo di studio che ha segnato un punto di svolta nella storia dell’apprendimento strategico in Italia.

Lo so, può sembrare un’affermazione forte ma ad oggi nessun corso di Tecniche di memoria, nessun corso sul metodo di studio può vantare collaborazioni con le istituzioni importanti quanto quelle di Genio in 21 Giorni.

La prima e formidabile alleanza conquistata grazie all’innovazione di Genio in 21 giorni è stata quella stretta con il Professor Emilia Costa. Incuriosita e affascinata dal nostro lavoro, Emilia, specialista e docente di “Elementi di Psicoterapia” nella Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, che ha retto per molti anni la Prima Cattedra di Psichiatria della stessa Università, ha voluto analizzare personalmente i nostri materiali, ha frequentato i nostri corsi, le sessioni di formazione ai nostri preparatori personali e ha preso visione dei risultati dei nostri studi, dando il via ad una ricerca scientifica sugli effetti ottenuti dai nostri allievi nello studio.

Nel suo campo di ricerca è una vera e propria autorità in Italia: il suo lavoro è documentato da oltre 400 pubblicazioni scientifiche, 25 libri scritti e numerosi articoli e saggi.

I risultati della Ricerca Scientifica coordinata dal Prof. Emilia Costa sono stati pubblicati durante un Convegno AIRIPA Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’Apprendimento. (Scopri di più nella pagina Ricerca Scientifica Genio in 21 Giorni).

Non è finita qui.

Genio in 21 Giorni ha siglato con il CNR, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il più importante istituto di ricerca pubblico italiano, una collaborazione nel comune intento di rimettere il tema dell’apprendimento al centro dell’attenzione in Italia.

Dopo un primo contratto di formazione in cui il CNR ha trasferito all’intero team Genio in 21 Giorni il frutto di anni di ricerche del team Saper Capire, è stato siglato un secondo contratto di ricerca per testare strumenti innovativi capaci di migliorare le capacità di apprendimento. 

Di questa collaborazione si è parlato anche durante una puntata di TG Leonardo.

Di cosa hai bisogno perché le tecniche di memoria funzionino anche per te

Le tecniche di memoria sono uno strumento e come tale possono dare il meglio di sé solo se chi le usa le sa adattare al contesto (studiare analisi o studiare anatomia sono due mondi diversi anni luce) ma soprattutto le sa adattare alle caratteristiche specifiche del proprio cervello.

Senza entrare in una discussione troppo scientifica sulle caratteristiche del cervello, rimaniamo sul piano fisico e visibile. Quelli che vedi di seguito sono i tre cosiddetti somatotipi ovvero 3 diverse tipologie del corpo umano. La scienza ha da tempo dimostrato che il tipo di allenamento efficace per ognuno dei somatotipi è molto diverso. Quello che va bene per un endomorfo non va bene per un ectomorfo e viceversa.

Per il nostro cervello è lo stesso. Non tutti i cervelli sono uguali, anzi! Esistono diverse tipologie di cervello, esattamente come esistono diverse categorie di struttura fisica. Per questo motivo è così indispensabile sapere di che “forma” è il tuo cervello: solo così potrai ottenere il meglio dalle tecniche di memoria e dall’imparare un metodo di studio.

Non esiste una risposta buona in assoluto per tutti.

Esiste invece un mix di strumenti specifico per te, una strategia ottimale che nel tuo caso – e solo nel tuo caso – mette il cervello nelle condizioni di funzionare in modo ottimale.

Solo così puoi avere la certezza di avere un metodo di studio che funziona e ottenere il massimo dalle tecniche di memoria applicate al tuo caso specifico.

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