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Come non fare scena muta all’esame, anche se le gambe ti tremano come foglie

Scena muta all’esame: un “errore” del cervello umano rischia di farti vivere questa orrenda esperienza prima o poi. Scopri perché e come evitarlo.

La tristissima storia della scena muta all’esame che a tutti i costi vuoi evitare

Sono mesi che studi.

Settimane intere piene di rinunce e sacrifici.

Giornate che avresti preferito trascorrere con gli amici, dedicate a memorizzare quello che ti serve sapere per l’esame.

E ora, il momento fatidico è arrivato.

Il professore ha appena pronunciato il tuo cognome. Ti avvicini a lui pregando tutti i Santi che conosci e cercando di convincerti che andrà tutto bene.

Ma poi, ti siedi, incroci il suo sguardo e, come per magia, nella tua testa si crea il vuoto.

Tutto a un tratto, non ricordi più nulla.

Le cose che giusto qualche istante prima eri convinto di sapere, sembrano essere scappate dalla tua memoria.

L’esame va male e vieni bocciato. 

scena muta all'esame

Ecco l’incubo che molti studenti vivono ogni sessione.

Se è successo anche a te, probabilmente conosci bene il senso di frustrazione che provi in questi momenti. 

Perché magari hai studiato. Ti sei impegnato.

Ma poi arrivi lì, e le informazioni che fino a qualche istante prima ricordavi bene, sono come scomparse.

La buona notizia è che c’è un perché ben preciso a questa sorta di “amnesia temporanea” (così come esiste un modo per sconfiggerla).

Se ti è già capitato di fare scena muta a un esame, il motivo risiede nei cosiddetti “bias cognitivi” – degli “errori” del cervello umano.

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Scena muta all’esame: La colpa potrebbe essere di un “bias cognitivo”

I bias sono degli “errori mentali” che chiunque di noi commette ogni giorno.

Quando  il cervello deve prendere una decisione, cerca di imboccare delle “scorciatoie” per scegliere nel minor tempo possibile.

Un esempio?

Se devi scegliere un ristorante e guardi su Tripadvisor, il tuo cervello tende a focalizzarsi su quelli con recensioni positive.

Non ci stai neanche a riflettere su. È un pensiero istintivo.

«Se tante persone dicono che alla “Trattoria del Tortellino” si mangia bene, sicuramente è la scelta giusta»

Solo che queste scelte istintive, a volte, possono portarci a compiere degli errori – chiamati appunto “bias cognitivi”.

Non puoi essere sicuro che alla “Trattoria del Tortellino” mangerai bene. Magari 2 mesi fa hanno cambiato chef, giusto per farti un esempio. Ma grazie alle recensioni positive, il tuo cervello ha scelto in un batter d’occhio che quella sarebbe stata la decisione migliore.

Ora, per quanto possa sembrarti strano, esiste un bias che può ostacolarti nel tuo percorso universitario: parlo del Bias di Omissione.

Il “Bias di Omissione” è un errore del cervello che ti porta in uno stato di “paralisi” quando sei davanti ad un possibile errore.

Al nostro cervello non piace sbagliare. 

Ecco che, quando hai paura di fare una scelta errata (come ad esempio sbagliare la risposta alla domanda del professore), il tuo cervello si blocca – e quindi fai scena muta.

Il problema è che se non rispondi alle domande del professore vieni bocciato al 100%. Ma questo, il cervello non lo capisce. O meglio, razionalmente ne sei consapevole. È palese che fare scena muta all’esame ti porta al fallimento.

Purtroppo però, se il cervello ha paura di compiere un errore, sei incapace di compiere scelte razionali e intelligenti.

Quando sei a un esame e provi paura, il Bias di Omissione entra in gioco scaraventando via tutte le informazioni che avevi memorizzato con molta fatica. E a quel punto non ti ricordi più nulla.

Magari avevi studiato per mesi. Nonostante la tentazione di guardare Netflix ti eri obbligato ad aprire i libri.

E alla fine, l’unico premio per il tuo impegno è la bocciatura – seguita dalla consapevolezza che dovrai sacrificare altro tempo per ripreparare l’esame.

… il tutto perché un dannatissimo “errore mentale” che NON dipende da te ti ha portato a dimenticare momentaneamente quello che avevi studiato.

Ecco perché se vuoi evitare altre scene mute e sfecciare verso la laurea dovresti scoprire come sconfiggere questo bias così pericoloso.

Scopri come annientare il “Bias di Omissione”, ricordare tutto quello che hai studiato e aggiudicarti la lode in qualsiasi esame futuro

Il Bias di Omissione è un automatismo che si attiva quando “rischi di compiere un errore”.

Vedi due strade davanti a te (una è il successo, l’altra il fallimento) e, pur di evitare di imboccare quella sbagliata, il cervello ti fa rimanere fermo.

Come puoi superare questo blocco e imboccare la strada del 30 e lode?

Devi letteralmente eliminare la strada del fallimento.

Se il tuo cervello non riconosce il pericolo, procede inarrestabile verso il suo obiettivo.

Quando la bocciatura è solo una piccolissima e remota possibilità che NON ti fa paura, il Bias dell’Omissione NON si attiva.

Solo che l’unico modo per eliminare il rischio di fallire a un esame è ricordare TUTTO quello che c’è scritto sui libri. Ad ogni domanda che potrebbe farti in professore, devi essere certo al 100% di saper dare la risposta esatta.

Ecco perché sono così tanti gli universitari che ogni mese frequentano il corso Genio.

Ad oggi, sono circa 50 mila gli studenti che grazie al corso possono permettersi di affrontare ogni esame con tranquillità e con la sicurezza della promozione.

Leggi le loro recensioni su Genio in 21 giorni e scopri l’importanza di un metodo certificato cucito su misura per te.

Se sei CERTO di sapere tutto non provi paura quando ti siedi davanti al professore.

Affronti ogni sessione in piena tranquillità. Perché sai che ti ricorderai tutto e non correrai il rischio di essere bocciato.

Proprio come è successo a Fabiana, che se prima reputava lo studio “un puro tormento” – e ad ogni orale si ritrovava a fare scena muta – ora è in grado di superare ogni sessione con successo.

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Testimonianze Certificate Genio in 21 Giorni da "Il Salvagente"

La verità?

Se ho scelto di fare questo lavoro e di creare Genio in 21 Giorni è proprio grazie a parole come quelle di Fabiana.

Visti i costanti fallimenti prima del corso, si stava convincendo di “non essere portata per lo studio”.

E questo è grave.

Perché quando collezioni un insuccesso dopo l’altro e ti convinci di “non essere capace di studiare”, il Bias dell’Omissione riesce a regnare indisturbato nel tuo cervello – facendoti fallire sempre di più.

A quel punto, ogni volta che sai di poter sbagliare, ti ritrovi sommerso dalla paura. Non è un caso infatti se molti studenti abbandonano l’università e la possibilità di avere una laurea.

Ma quando penso che grazie al corso Genio, Fabiana e altri 50 mila studenti in tutta Italia stanno riempiendo il proprio libretto di 30 e lode, non posso far altro che essere orgoglioso del lavoro che io e tutti gli altri istruttori di Genio stiamo facendo.

La buona notizia?

Il prossimo universitario a far parte di questo gruppo di studenti “abbonati al 30” potresti essere tu.

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